Il progetto ha ottenuto il Gold Award secondo il Protocollo Envision – Dicembre 2024
Il Progetto Esecutivo dell’Area di Servizio Bellosguardo è stato oggetto di certificazione Envision, che ne ha valutato con grande accuratezza tutti gli aspetti e ne ha riconosciuto l’elevato livello di sostenibilità rispetto ai requisiti delle 5 macroaree di sostenibilità (Quality of Life, Leadership, Resource Allocation, Natural World, Climate and Resilience) assegnandogli il GOLD award. Tale riconoscimento testimonia l’impegno e i risultati di una progettazione accurata e olistica.
L’Area di Servizio Bellosguardo, che fa parte del più ampio progetto di ampliamento alla terza corsia dell’Autostrada A1 Milano – Napoli nel tratto Barberino di Mugello – Firenze Nord, è una nuova realizzazione, a servizio della carreggiata sud, che rispetta gli accordi di ASPI con il MIT/MISE che a livello nazionale prevedono il miglioramento della qualità dell’offerta delle aree di servizio con interventi volti all’incremento dell’estensione delle aree “a verde”, al miglioramento della loro percezione e fruizione nonché a quello della sicurezza e confortevolezza della sosta per l’utenza in transito.
L’area di intervento nel suo insieme è di circa 36 ettari ed è delimitata a est dall’autostrada, a sud e ovest dalla strada comunale verso Montebuiano e a nord da una morfologia che si raccorda al sedime autostradale. L’attenzione alla progettazione degli spazi e dei servizi, all’equilibrio di inserimento nel contesto paesaggistico, le interlocuzioni con gli enti territoriali e l’Osservatorio Ambientale e specifiche attenzioni progettuali, hanno permesso di raggiungere buoni risultati nella categoria Quality of Life.
L’area di servizio di Bellosguardo, con accesso dalla sola carreggiata sud, ospiterà auto e mezzi pesanti su due piazzali principali, posti a quote differenziate, tra loro collegati da una rampa inserita in un sistema di ciglionamenti verdi che sostengono la scarpata di raccordo, un edificio “food” e una stazione di rifornimento, ampi spazi verdi attrezzati (area pic-nic, parco giochi, area cani), un parco-paesaggio esteso fino ai limiti della proprietà, due piazzali secondari di cui uno dedicato ai dipendenti dell’area di servizio e uno riservato alla Direzione di Tronco 4 per la gestione delle emergenze neve. Le coperture degli edifici principali sono integrate con pannelli fotovoltaici e nel piazzale inferiore, per promuovere una mobilità sostenibile a basse emissioni, sono previsti 10 stalli dotati di punti di ricarica per veicoli elettrici.
Il progetto ha dimostrato buoni risultati in risposta ai requisiti della categoria Natural World grazie ad una progettazione innovativa delle opere a verde e con l’evidenza che, di tutta la superficie dell’intervento, circa 29 ettari sono interessati da sistemazioni a verde e a parco-paesaggio, mentre solo circa 7 ettari sono occupati da parcheggi, viabilità e edifici di servizio. Il progetto si configura esso stesso come riqualificazione ambientale: l’Area di Servizio verrà realizzata utilizzando le risorse ambientali in modo più sostenibile e de-impermeabilizzando l’area rispetto alla situazione ante-operam (deposito con materiale trattato a calce) grazie ad uno sperimentale ed innovativo processo di ricostruzione pedologica e rinaturalizzazione del suolo, frutto di una ricerca condotta in collaborazione con il CNR e l’Università Bicocca di Milano. Il progetto delle opere a verde prevede la messa a dimora di 904 nuovi alberi e 3.343 nuovi arbusti, che aumenteranno la biodiversità autoctona e comporteranno l’assorbimento di circa 45 tonnellate di CO2 all’anno.
Grande attenzione è stata dedicata a livello progettuale anche alle risorse materiali del progetto, che hanno permesso buoni risultati per la categoria Resource Allocation, quali: scelta e selezione di materiali a basso impatto e di fornitori dotati di certificazioni di sostenibilità (sustainable procurement); gestione dei rifiuti, sia in fase di cantiere che in fase di esercizio e manutenzione, per massimizzare il recupero e riciclo dei materiali; risparmio idrico di esercizio tramite il recupero del 100% delle acque reflue e meteoriche, che dopo un adeguato trattamento (anche in vasche di fitodepurazione), saranno raccolte e riutilizzate per l’irrigazione delle aree verdi. Uno sforzo aggiuntivo è stato dedicato al tema rappresentato della categoria Climate and Resilience: è stata effettuata un’analisi del rischio climatico e delle vulnerabilità per individuare e mettere in atto misure di adattamento, con particolare attenzione progettuale alla resilienza dell’intervento (ad esempio dal punto di vista gestione delle acque meteoriche e di scarico).
Tutti questi sforzi hanno contribuito al successo della certificazione del progetto.
Il progetto ha implementato e messo in atto con successo metodologie, strategie e atteggiamenti collaborativi, consentendo l’applicazione dei più recenti stilemi di progettazione sostenibile. Questo ha portato alla creazione di un’opera moderna, innovativa, sicura e consapevole del contesto.