Il progetto ha ottenuto il Silver Award secondo il Protocollo Envision – Dicembre 2023
Il Progetto “Autostrada A13 – AMPLIAMENTO ALLA TERZA CORSIA – Tratto BOLOGNA ARCOVEGGIO-FERRARA SUD” è il terzo progetto di infrastruttura autostradale italiana a conseguire la certificazione Envision, ottenendo il livello di rating Silver.
Il progetto dell’Ampliamento alla terza corsia A13, tratto Bologna Arcoveggio-Ferrara Sud, rientra nel più ampio quadro di interventi sull’autostrada A13 per una tratta complessiva di 33 km circa. Il tracciato si colloca completamente all’interno della Regione Emilia-Romagna attraversando le Province di Bologna e Ferrara interessando i territori comunali di Bologna, Castel Maggiore, Bentivoglio, Malalbergo, Galliera in provincia di Bologna e Poggio Renatico e Ferrara, in provincia di Ferrara. Oltre agli interventi infrastrutturali sul tratto di rete già in esercizio, il progetto prevede due tipologie principali di intervento di mitigazione ambientale e inserimento territoriale paesaggistico dell’opera: le barriere acustiche e le fasce di ambientazione lungo l’intera tratta.
In coerenza con gli strumenti di pianificazione, le opere di sovrappasso sono state adeguate con l’inserimento delle tratte ciclabili di connessione alla rete ciclabile previste dai programmi locali.
Oltre ai confini progettuali di pertinenza autostradale, l’intervento prevede inoltre, la riqualifica della Strada provinciale SP20 come parte degli interventi progettuali per il territorio concordati nell’ambito del Decreto VIA, in condivisione con Enti.
Durante il processo progettuale sono state messe a confronto diverse alternative sulla base di quattro macrocategorie: progetto stradale, idraulica, geotecnica e strutture, al fine di individuare la migliore configurazione in termini di sicurezza, di riduzione dei rischi per l’infrastruttura esistente e di nuova realizzazione e di inserimento nel territorio per ridurre gli impatti sull’ambiente.
Nella sua semplicità di tracciato lineare, il progetto si configura in tratti di ampliamento simmetrici e asimmetrici. Questi ultimi, considerato il vincolo imprescindibile che comporta un ampliamento in sede rispetto all’infrastruttura esistente, sono frutto di una progettazione attenta e che consente di evitare le preesistenze, che si sviluppano parallelamente alla carreggiata sud, e limitare le interferenze con l’area vincolata SIC/ZPS, ricadente all’interno del Comune di Bentivoglio.
Il progetto in ampliamento comporta la realizzazione degli interventi necessari all’adeguamento o al completo rifacimento delle opere d’arte maggiore presenti lungo il tracciato: ponti e sottovia. Infatti, i risultati emersi da un’approfondita campagna di indagine strutturale e di classificazione degli eventuali degradi, che valutano la capacità di risposta delle opere esistenti, hanno portato alla scelta di sostituire gli impalcati delle opere maggiori del tracciato autostradale, con l’unica eccezione del ponte sul fiume Reno, per cui si prevede l’adeguamento.
L’ampliamento della terza corsia ha inoltre comportato l’adeguamento geometrico di rampe di svincoli e delle aree di servizio presenti, intervento reso necessario in relazione alla mutuata larghezza della piattaforma autostradale e all’impiego di standard progettuali più moderni, in grado di offrire migliori condizioni di deflusso e sicurezza.
Il progetto prevede, tra gli altri, i seguenti interventi: mitigazioni ambientali per migliorare il clima acustico negli ambiti interessati dal progetto; l’inserimento di opere a verde e di opere compensative (fasce di ambientazione lungo il tracciato autostradale) e la riqualifica della Strada Provinciale SP20 con il rifacimento superficiale del manto stradale, l’inserimento di piazzole di sosta e nuove rotatorie.
Considerate l’importanza e la strategicità di carattere internazionale, nazionale e metropolitano di questa cerniera infrastrutturale e degli assi trasportistici che in essa confluiscono, tra cui il Passante di Bologna, il progetto è il risultato dell’elaborazione di nuove idee ed ottimizzazioni valorizzate puntualmente rispetto ai requisiti delle cinque macroaree di sostenibilità previste dal protocollo.
Per la categoria Quality of Life si citano a titolo di esempio: i miglioramenti apportati alle condizioni di circolazione sulla rete esistente (carrabile e ciclabile) e l’implementazione della sicurezza stradale con l’ammodernamento delle tratte esistenti; la conservazione dell’identità e la promozione della qualità dell’ambiente locale, percettivo e culturale per il riequilibrio territoriale; un curato inserimento architettonico degli elementi tipologici dell’infrastruttura (cavalcavia, barriere acustiche, portali di segnaletica variabile); l’implementazione delle mitigazioni acustiche. Grande attenzione è stata dedicata a livello progettuale anche alle risorse materiali del progetto, che hanno permesso buoni risultati per la categoria Resource Allocation, quali: scelta e selezione di materiali a basso impatto e di fornitori dotati di certificazioni di sostenibilità (sustainable procurement); gestione dei rifiuti, sia in fase di cantiere che in fase di esercizio e manutenzione, per massimizzare il recupero e riciclo dei materiali; risparmio idrico di esercizio grazie ad una oculata scelta di opere a verde che non richiedono irrigazione. Gli investimenti sono stati indirizzati alla protezione e valorizzazione dell’ambiente, in rispetto della categoria Natural World: particolare attenzione riservata all’implementazione e scelta delle opere a verde; all’utilizzo delle risorse ambientali in modo sostenibile, minimizzando l’uso del suolo; sono stati progettati interventi di ripristino delle connessioni ecologiche. Uno sforzo aggiuntivo è stato dedicato al tema rappresentato della categoria Climate and Resilience: è stata effettuata un’analisi del rischio climatico e delle vulnerabilità per individuare e mettere in atto misure di adattamento, risultata in una particolare attenzione progettuale per la resilienza dell’intervento (ad esempio dal punto di vista impiantistico con la predisposizione di impianti di automazione e controllo, stazioni SOS, videosorveglianza, pannelli a messaggio variabile, stazioni monitoraggio condizioni meteo e connessioni al centro radio e a servizio delle dorsali di fibra ottica nazionale per le telecomunicazioni).
Il progetto certificato Envision ottenendo il livello Silver, ha attestato l’impegno e i risultati di una progettazione attenta e condivisa con la comunità ed in linea con le direttive di sostenibilità nazionali ed internazionali. L’obiettivo è stato raggiunto grazie all’impegno del gruppo di progettazione guidato da Tecne, la società di ingegneria del Gruppo Autostrade per l’Italia, per conto e con la collaborazione della Capogruppo (ASPI).
Portando a compimento anche questa certificazione ASPI ha confermato il suo impegno nell’oggettivare la sostenibilità delle proprie opere. Il risultato è stato ottenuto anche grazie alle “Linee guida di applicazione del Protocollo Envision alle infrastrutture stradali di Autostrade per l’Italia”, le quali, a dimostrazione della volontà del Gruppo Autostrade per l’Italia di delineare e declinare il tema della sostenibilità, con un linguaggio comune e condiviso e attraverso indicazioni concrete, sono messe a disposizione di tutti gli operatori della filiera e costituiscono quindi un concreto supporto operativo.