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In continuità con l’intervento del Passante di Bologna e nel più ampio quadro di interventi sull’autostrada A13 (per migliorare la fluidità del traffico e l’accessibilità della rete) si inserisce il progetto di ampliamento alla terza corsia della tratta Bologna Arcoveggio – Ferrara Sud, per una lunghezza complessiva di 32,867 km circa. Il tratto oggetto di intervento di ampliamento alla 3° corsia si colloca completamente all’interno della Regione Emilia-Romagna attraversando le Province di Bologna (25,7 km) e Ferrara (7,2 km) interessando i territori comunali di Bologna, Castel Maggiore, Bentivoglio, Malalbergo, Galliera in provincia di Bologna e Poggio Renatico e Ferrara, in provincia di Ferrara. Oltre agli interventi infrastrutturali sul tratto di rete già in esercizio, il progetto prevede due tipologie principali di intervento di mitigazione ambientale e inserimento territoriale paesaggistico dell’opera: le barriere acustiche e le fasce di ambientazione sull’intera tratta. In coerenza con gli strumenti di pianificazione le opere di sovrappasso sono state adeguate con l’inserimento delle tratte ciclabili di connessione alla rete ciclabile previste dai programmi locali. E’ prevista inoltre, su richiesta degli Enti, la riqualifica della Strada provinciale SP20 con il rifacimento superficiale del manto stradale, l’inserimento di piazzole di sosta e nuove rotatorie. Il progetto prevede anche l’adeguamento geometrico delle rampe di immissione e diversione per gli svincoli, intervento necessario in relazione alla mutuata larghezza della piattaforma autostradale e all’impiego di standard progettuali più moderni, in grado di offrire migliori condizioni di deflusso e sicurezza.

Il progetto si propone di:

  • migliorare le condizioni di circolazione sulla rete esistente;
  • migliorare la sicurezza stradale con l’ammodernamento delle tratte esistenti;
  • utilizzare le risorse ambientali in modo sostenibile, minimizzando l’uso del suolo;
  • conservare l’identità e promuovere la qualità dell’ambiente locale, percettivo e culturale per il riequilibrio territoriale;
  • curare l’inserimento architettonico degli elementi tipologici dell’infrastruttura (cavalcavia, barriere acustiche, portali di segnaletica variabile);
  • implementare le mitigazioni acustiche;
  • aumentare gli investimenti per la protezione e la valorizzazione dell’ambiente, con particolare attenzione all’implementazione delle opere a verde.
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