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Infrastrutture e PNRR: un aiuto concreto dal Protocollo Envision
Il percorso di attuazione dell’Agenda 2030 e del Green Deal europeo ha fatto un notevole passo in avanti. Dal 1° gennaio 2022 è infatti entrato in vigore il Regolamento delegato UE 2021/2139 della Commissione europea, che integra il Regolamento UE 2020/852 del Parlamento europeo e del Consiglio, fissando i criteri tecnici che determinano le condizioni per cui un’attività economica contribuisce in modo sostanziale al raggiungimento di uno o più dei sei obiettivi ambientali previsti e non arreca un danno significativo a nessuno degli stessi.
Le sei missioni del PNRR
Le infrastrutture sono alla base di questa rivoluzione e, in Italia, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ribadisce il concetto attraverso sei missioni:
- Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo
- Rivoluzione verde e transizione ecologica
- Istruzione e ricerca
- Inclusione e coesione
- Salute
- Infrastrutture per una mobilità sostenibile
Ne consegue che il PNRR promuove la progettazione dell’infrastruttura mettendo al centro la sostenibilità e l’innovazione. Di conseguenza, la relazione di sostenibilità dell’opera assume un ruolo centrale nella progettazione dell’opera.
Tuttavia, il Regolamento europeo non fornisce parametri certi all’interno delle linee guida e per gli stakeholder (professionisti, imprese, amministrazioni, cittadini) è emersa la difficoltà di misurare la sostenibilità delle infrastrutture. Un aiuto importante arriva dal Protocollo Envision, un sistema che permette di contribuire al soddisfacimento di quanto richiesto dalla relazione di sostenibilità dell’opera.
Il protocollo Envision e gli obiettivi del DNSH
Il Regolamento UE 2020/852 stabilisce i criteri per determinare se un’attività economica possa considerarsi ecosostenibile e, al fine di individuare il grado di ecosostenibilità di un investimento, ha introdotto nel sistema normativo europeo la tassonomia delle attività economiche eco-compatibili, ovvero una classificazione delle attività considerate sostenibili in base agli obiettivi ambientali dell’Unione Europea e al rispetto di alcune clausole di carattere sociale. L’articolo 9 elenca i 6 obiettivi da conseguire per non arrecare danni significativi all’ambiente (DNSH – Do Not Significant Harm): la mitigazione dei cambiamenti climatici, l’adattamento ai cambiamenti climatici, l’uso sostenibile e la protezione delle acque e delle risorse marine, la transizione verso un’economia circolare, la prevenzione e la riduzione dell’inquinamento, la protezione e il ripristino della biodiversità e degli ecosistemi.
Il Protocollo Envision è il primo sistema di rating specializzato in infrastrutture sostenibili che offre una griglia di analisi con una visione a 360 gradi sulla qualità di un investimento partendo dall’efficacia economica dello stesso, fino ad arrivare a temi sostenibili come il rispetto dell’ecosistema, il miglioramento della qualità della vita e l’efficienza energetica. Uno strumento ideale per misurare lo stato dei sei obiettivi DNSH e ottenere una certificazione di sostenibilità che soddisfa anche le richieste dell’UE. Con un’integrazione fondamentale: mentre la valutazione DNSH si occupa solo di ambiente, il Protocollo Envision tiene conto anche della parte economica e della parte sociale, soddisfacendo così i tre fattori ESG della sostenibilità.
Il sistema di rating è articolato in 64 criteri di sostenibilità (crediti), suddivisi in 5 categorie che identificano le potenziali esternalità delle infrastrutture: Quality of Life, Leadership, Resource Allocation, Natural World, Climate and Resilience. I crediti Envision permettono di valutare la sostenibilità delle infrastrutture misurandone gli effetti prodotti sulla vita dell’uomo e sull’ambiente circostante. In un periodo in cui la certificazione ambientale assume un ruolo sempre più forte nel mondo dell’edilizia e delle costruzioni, ICMQ promuove un sistema di valutazione che dà impulso e valorizza le best practice progettuali e costruttive anche del settore infrastrutturale.
Il livello di certificazione viene stabilito, in termini percentuali, sulla base del punteggio raggiunto. Dal più basso al più alto: Verified, Silver, Gold, Platinum.
Quali sono i vantaggi? Il protocollo offre un punto di vista oggettivo e completo sul piano delle valutazioni costi/benefici per la comunità, della partecipazione degli stakeholder e dell’impiego efficiente delle risorse. Il sistema fornisce uno strumento per la misurazione dei parametri di sostenibilità di un progetto, attraverso un percorso di autovalutazione che può proseguire con la registrazione del progetto stesso, la sua valutazione, la verifica da parte di un Organismo di Terza Parte indipendente e, infine, la certificazione.
ICMQ: unico ente italiano per certificare le infrastrutture sostenibili
Envision nasce dalla collaborazione tra ISI, Institute for Sustainable Infrastructure, una organizzazione non profit con sede a Washington, costituita appositamente per sviluppare sistemi di rating di sostenibilità per le infrastrutture civili, e lo Zofnass Program for Sustainable Infrastructure della Graduate School of Design dell’Harvard University.
Promosso negli USA proprio da ISI, Envision® è arrivato in Italia su iniziativa di ICMQ – Organismo di Certificazione specializzato nel settore delle costruzioni, che ne ha ricevuto il mandato per la diffusione in esclusiva del protocollo sul territorio italiano. Di fatto, ICMQ è l’unico ente accreditato per il rilascio, dopo accurata verifica del progetto, di una certificazione di sostenibilità dell’infrastruttura che, tra l’altro, risponde in modo fattivo e oggettivo ai criteri fissati dalla Tassonomia europea.
Chi ha già scelto Envision? I progetti registrati e certificati
Envision può essere utilizzato da progettisti, comunità, organizzazioni ambientaliste, costruttori, Amministrazioni pubbliche e private ed è applicabile a molteplici tipologie di progetti come la realizzazione di ponti, strade, porti, aeroporti, centrali per energia ecc.
In poco più di due anni è già stato scelto per realizzare alcune importanti opere in Italia.
Tra quelle certificate: due parchi eolici Edison integralmente ricostruiti a Castiglione Messer Marino e Roccaspinalveti (Chieti) che hanno ottenuto la certificazione Envision livello Platinum, Marina Plan Plus, progetto sostenibile contro l’insabbiamento dei porti che ha ottenuto il livello Silver, Itinerario ferroviario Napoli-Bari. Tratta Apice – Orsara, 1° Lotto Funzionale Apice – Hirpinia, con la costruzione della nuova stazione Hirpinia e il potenziamento dell’accessibilità delle aree interessate, il Parco Eolico di Vaglio (Potenza) che ha recentemente conseguito il livello Envision Gold ed è il primo impianto per energia rinnovabile a ricevere questa certificazione in Europa, l’itinerario ferroviario Napoli – Bari nella tratta Frasso Telesino – S. Lorenzo, primo progetto europeo certificato con il protocollo Envision livello Platinum.
Alcune opere sono invece state registrate e sono in corso di certificazione: il nuovo ponte sul lago di Barcis (Pordenone), il collegamento ferroviario con l’Aeroporto di Venezia e il Passante autostradale di Bologna, potenziamento in sede del sistema autostradale e tangenziale di Bologna, primo progetto autostradale registrato in Europa, come primo step dell’iter di certificazione secondo il Protocollo Envision.
La vocazione green, l’accessibilità ma anche semplicemente la bellezza di queste opere fanno ben sperare: il futuro sostenibile è già cominciato.