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La valutazione Envision per il nodo ferroviario AV di Firenze
ICMQ ha completato l’attività di preliminary assessment, secondo il protocollo Envision, del “Progetto del nodo ferroviario AV di Firenze” ad opera di Infrarail, società del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane.
Il progetto
Il progetto del nodo AV di Firenze si colloca all’interno del più ampio progetto del corridoio Scandinavo-Mediterraneo della Rete Transeuropea dei Trasporti (TEN-T), che ha lo scopo di promuovere la crescita, la competitività e la movimentazione degli utenti, delle merci e dei servizi. Sono previsti tre interventi principali connessi tra loro:
- la realizzazione del “passante”, ovvero un attraversamento urbano che percorrerà la città per 8 km in sotterraneo da nord a sud collegando la linea ferroviaria Roma-Firenze con la linea AV/AC Firenze-Bologna;
- la realizzazione della nuova stazione AV/AC di Firenze Belfiore, all’interno dell’area ex-Macelli comunali della città, progettata da Foster & Partners e Ove Arup & Partners;
- la ri-ambientalizzazione dell’area mineraria Enel di Santa Barbara.
Il progetto è volto all’ottimizzazione del contesto ambientale ed urbano della città di Firenze, sia attraverso il miglioramento della mobilità urbana, la riduzione del rumore e il potenziamento del servizio ferroviario metropolitano e della mobilità dolce, sia con il recupero di aree degradate e la produzione di energia pulita grazie al sistema fotovoltaico previsto in copertura della nuova stazione AV/ AC
La valutazione preliminare secondo Envision: gli elementi di sostenibilità del progetto.
L’attività di preliminary assessment, condotta da ENV SP esperti di ICMQ attraverso una serie di web meeting con il team di progetto, ha previsto la valutazione della rispondenza dell’opera ai requisiti previsti dalle 5 categorie (Quality of Life, Leadership, Resource Allocation, Natural World e Climate and Resilience) e dai relativi 64 crediti del Protocollo Envision, individuando, per ognuno, il livello di achievement potenzialmente raggiungibile.
L’esito della valutazione ha evidenziato un buon grado di sostenibilità del progetto che prevede il potenziamento del servizio ferroviario metropolitano e urbano attraverso la creazione di un hub intermodale di interscambio ferro-gomma che permetterà anche una riconnessione con parti della città al momento frammentate e il potenziamento e il miglioramento della mobilità lenta attraverso la realizzazione di piste ciclo pedonali. A latere, sono previsti la creazione di nuovi spazi di aggregazione in corrispondenza della stazione ferroviaria AV/AC e di un nuovo parco che offriranno un incremento dell’accessibilità e la rigenerazione delle aree esterne. In questo modo, la riqualificazione dell’area ex mineraria di Santa Barbara garantirà, da un lato, di mascherare una zona in disuso, dall’altro di creare un parco naturale aperto al pubblico con funzione di percorso naturalistico. La modalità di approccio prevede poi, a livello ambientale, l’attenzione alla riduzione dei consumi energetici in fase di costruzione, ad esempio attraverso il trasporto su ferro, la massimizzazione del riutilizzo interno del materiale scavato, la sinergia con cantieri esterni e l’attenzione verso l’utilizzo di materiali riciclati e riutilizzati.
La scelta di localizzare l’infrastruttura su porzioni di territorio già urbanizzate e/o di recupero porterà poi da un lato alla preservazione dei greeenfield, dall’altro alla protezione delle aree ad alto valore ecologico.
Vale la pena sottolineare anche il forte impegno verso la sostenibilità da parte di tutti i soggetti coinvolti e il coinvolgimento degli stakeholder sin dalle prime fasi attraverso un confronto continuo durante il processo di progettazione. Infine, la valutazione dei rischi legati agli eventi meteorici ha portato ad un’attenta progettazione delle sistemazioni idrauliche dell’area e l’uso di innovative tecniche di consolidamento del terreno hanno permesso di non alterare le caratteristiche ambientali della falda e del terreno e di riutilizzare il materiale scavato.
A che punto siamo?
Il preliminary assessment si configura come un primo step, oggettivo e di terza parte, per verificare se un progetto è conforme ai requisiti di Envision, identificando le caratteristiche peculiari di sostenibilità dello stesso che possono essere premiate dal Protocollo e che manifestano l’attenzione del team di progetto e/o del committente verso gli aspetti ambientali, economici e sociali.
Il percorso del progetto in ottica Envision può o meno continuare poi con la certificazione, secondo un iter di verifica che ICMQ effettua per i progetti italiani ed europei grazie all’accordo in esclusiva con l’Institute for Sustainable Infrastructure (ISI).